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12.01.2014

A Mantova

A Mantova, per volere di Isabella
L’innesto della frottola nella cultura italiana avviene a Mantova, per opera di isabella este, sposa, dal 1490, 
del marchese francesco gonzaga.
La frottola viene coltivata dai musicisti mantovani come canzone italiana da contrapporre alla chanson francese.
esponente della pattuglia di musicisti patrocinati da isabella è Bartolomeo Tromboncino.nato a Verona, al 
servizio dei gonzaga dal 1478 al 1495, è attivo anche a ferrara (1502-1508). Qui partecipa alle nozze di Lucrezia 
Borgia con alfonso este (1502). in questa circostanza vengono allestite anche rappresentazioni di commedie 
latine, Asinaria e Casina di Plauto. tromboncino scrive una barzelletta da intonarsi, in onore degli sposi, 
avanti l’inizio di Casina.
La posizione di preminenza raggiunta dal musicista è testimoniata dal fatto che, avendo egli ucciso la 
moglie, non è arrestato. fuggito a Venezia non perde l’appoggio finanziario dei gonzaga, sinché, nel 1512, 
non viene graziato. Lo stile frottolistico di tromboncino è caratterizzato dall’adozione di testi di alta cultura 
quali Adspicias utinam da Heroides di ovidio e Integer vitae da orazio. intona anche testi di Petrarca e del 
Pontano.
Pietro aretino cita il musicista nel Prologo della sua commedia Il marescalco (1533) dandolo ancora per 
vivente.
 Heinrich Isaac
Il pupillo dei Gonzaga: Marchetto Cara
nativo di Verona, al servizio dei gonzaga sin dal 1495, Cara 
raggiunge una eccezionale posizione di intimità con il marchese 
francesco, tanto da seguirlo sul campo di battaglia, nel corso 
della guerra della Lega Veneta contro Carlo Viii di francia.
isabella invia il suo musico a Venezia, onde allietare, col suo 
canto, la cognata, duchessa di urbino. Ricercato da molti signori 
dell’epoca per la sua sapienza vocale e strumentale, Cara è spesso 
sul punto di essere sottratto ai gonzaga. ii marchese di Bitonto, 
ricevendo certi suoi canti, asserisce che essi sono “[...] di tale 
perfezione che ognuno desidera di vederli come cose sacre”.
La testimonianza più autorevole su Cara appare nelle pagine del 
Cortigiano di Castiglione:
“né meno commuove nel suo cantare il nostro Marchetto 
Cara, ma con più molle armonia; ché per una via placida 
e piena di flebile dolcezza intenerisce e penetra le anime,
imprimendo in esse, soavemente, una dilettevole passione”. 
(Libro i, capitolo XXXVii).44 StoRia deLLa MuSiCa itaLiana PeR StRanieRi
La villotta
genere affine alla frottola è la villotta (da villa = residenza di campagna). di origine popolare la villotta, nel 
suo accostamento alle classi colte e curiali, si trasforma in un piccolo affresco elegante, carico di significati, 
spesso giocosi, molto ben comprensibili ai destinatari.
distribuita su un organico di quattro voci, equamente divisa tra sezioni imitative ed omoritmiche, la villotta 
utilizza anche accenti dialettali, in particolare quello veneto.
I Pontefici e la musica
nello scorcio della seconda metà del secolo anche la corte papale gode di un felice stato di simbiosi con la 
musica.
il cardinale francesco della Rovere, salito al soglio col nome di Sisto iV (1471-1484) è il primo Pontefice 
rinascimentale. Si deve a lui la costruzione della cappella Sistina (1471-1479), affrescata tra il 1481 e il 1483 da 
Perugino, Pinturicchio, Botticelli, Signorelli e ghirlandaio.
nel 1473 Sisto riordina la cappella musicale papale: denominato da questo momento Cappella Sistina,
l’insieme dei cantori è adibito esclusivamente alle cerimonie musicali riservate al Sommo Pontefice.

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